Resta sintonizzato

Caivano

[ESCLUSIVA] Ambito 19, convenzione “Anti Caivano” scongiurata da Monopoli

Pubblicato

il

CAIVANO – La storia dell’ambito sociale di zona conosciuto come Ambito 19 che racchiude i comuni di Afragola, Caivano, Cardito e Crispano si arricchisce di un’altra puntata. In verità l’ultimo episodio che Minformo riporta in esclusiva presenta ancora delle zone d’ombra alle quali la redazione indagherà nelle prossime ore, ma abbiamo già degli elementi che forniscono un quadro chiaro della situazione e confermano quello che ormai appaiono come necessità. L’Ambito 19 va rivisto in tutte le sue posizioni e serve una rivoluzione radicale, altrimenti non si pone mai fine a quest’ondata di polemiche e non si scardineranno mai quelle sacche di interessi che ormai sono sotto gli occhi di tutti. A partire dalle scelte dei responsabili, alle aggiudicazioni delle gare, agli affidi diretti, alle cooperative, ai parenti dei politici assunti all’interno di quest’ultime con comare e comarelle annesse. In questo bailamme addirittura sono i sindaci che rischiano di finire a casa. Mettiamo questo più quello che è successo nelle ultime ore ed è evidente che serve una rivoluzione totale che possa portare un’ondata di freschezza attraverso nuove figure, nuovi valori nell’Ambito 19.

L’ultimo episodio, nello specifico, determina come, ancora una volta, Caivano sia stata tutelata dal suo sindaco Simone Monopoli e non svenduta dalle lobby. Si è scoperto da mesi che il Comune di Afragola e quello di Cardito stavano, autonomamente senza considerare Caivano e Crispano, ragionando con la Regione Campania e nello specifico con l’assessore Fortini al punto da aver messo su carta una sorta di convenzione per sancire nuove regole e nuove disposizioni all’interno dell’ambito e già di per sé, questa è una cosa singolare, dove una convenzione che debba riguardare gli interessi di quattro comuni venga discussa solo da due e per giunta portata avanti da settimane di dialogo con la regione senza che Caivano e Crispano sapessero nulla e la comunicazione dell’esistenza di questa decisione avviene solo nel momento in cui i due comuni restati in disparte avrebbero dovuto ratificarla.

Praticamente, il Comune di Caivano e quindi il sindaco Monopoli doveva sottoscrivere una nuova convenzione d’ambito solo dopo una rapida lettura e senza aver partecipato alla stesura della stessa insieme al Comune di Crispano rappresentato dal trio di commissari perché sciolto per infiltrazioni camorristiche. Quando il Comune di Caivano è stato contattato nella giornata di ieri per andare in Regione Campania e firmare la convenzione, si è accorto che non solo la convenzione non era stata discussa in maniera collegiale ma addirittura la stessa è stata redatta con l’intento di penalizzare il comune caivanese, con lo scopo, magari di buttarlo fuori dall’ambito rivendicando il dissesto finanziario. Allora il sindaco Monopoli dopo essersi reso conto che a discapito della cittadinanza caivanese si era formato quest’asse Afragola-Cardito che fidava anche della collaborazione di qualcuno a Caivano che col silenzio avesse svenduto gli interessi dei suoi concittadini sui servizi sociali, ha fermato immediatamente la giostra facendo sapere ai propri interlocutori che con questi metodi Caivano non ratifica nulla e chi vuole ragionare con il Comune di Caivano lo deve fare seduto ad un tavolo offrendo pari dignità senza trabocchetti o tatticismi politici degni da Prima Repubblica.

A questo punto Afragola e Cardito hanno tentato di mettere in minoranza Caivano, tentando di strappare la firma dei commissari crispanesi e costringerlo ad accettare la convenzione perché voluta da tre comuni su quattro. Anche in questo caso l’ulteriore tattica adottata dall’asse Afragola-Cardito è andata in frantumi poiché i commissari di Crispano non solo hanno adottato lo stesso ragionamento fatto dal primo cittadino caivanese ma hanno anche ravvisato, in quella convenzione, alcuni profili di illegittimità. Quindi il blitz alle Politiche sociali che sostanzialmente era un blitz contro Caivano partorito, stavolta, dall’asse Afragola-Cardito col benestare di qualche politico caivanese è fallito grazie soprattutto al sindaco Simone Monopoli che, rifiutandosi di firmare quella convenzione, non ha fatto altro che tutelare gli interessi della propria comunità.

Per quanto descritto finora, le domande le vogliamo rivolgere a quei due dissidenti che tanto hanno a cuore il settore delle Politiche sociali: adesso non hanno nulla da dire? Non proferiscono parola su questa vicenda? Non ci saranno “stallieri” pronti a scrivere, sul sito del loro partito, qualcosa in merito a questo? Non ringraziano il sindaco di aver tutelato gli interessi dei caivanesi? Oppure loro sotto sotto preferivano che il blitz creato dall’asse Afragola-Cardito andasse in porto, per poi scaricare le colpe della svendita di Caivano sul sindaco alla prima occasione? Lo scopriremo solo vivendo…

Continua a leggere
Pubblicità
Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Caivano

De Luca torna sull’argomento: “Don Patriciello non ha il monopolio della lotta contro la camorra”

Pubblicato

il

NAPOLI – Non si placa la polemica intorno alle parole dichiarate dal Governatore De Luca nel suo intervento social a riguardo la satira usata nei confronti del prete Maurizio Patriciello.

Dopo il botta e risposta avuto direttamente con la Premier Meloni, il Presidente della Regione Campania è tornato di nuovo sull’argomento e alcuni minuti fa, attraverso la sua pagina social ha scritto: “In relazione al polverone sollevato dall’on. Meloni, che non ha evidentemente nulla di serio di cui parlare, è utile precisare che la mia battuta non riguarda don Patriciello, ma la scorrettezza di chi ha strumentalizzato a fini di propaganda politica – quando ha presentato l’ipotesi di premierato – figure pubbliche che non c’entrano nulla con le riforme costituzionali.

Quanto a don Patriciello, sia detto con il massimo rispetto, ma con assoluta e definitiva chiarezza, che apprezziamo le sue battaglie, ma che non ha il monopolio della lotta contro la camorra. Ci sono innumerevoli cittadini, lavoratori, uomini di Chiesa e giovani, che sono quotidianamente e silenziosamente impegnati in questa battaglia. E che qualcuno di noi questa battaglia la fa da cinquant’anni, e magari avendo rinunciato a ogni scorta.

Per il resto, siamo impegnati oggi in un lavoro importante e positivo, anche con il contributo fondamentale del mondo religioso, sui temi della famiglia e della relativa legge regionale a cui stiamo lavorando. E stiamo combattendo, da soli, per sbloccare le risorse decisive per aprire cantieri e creare lavoro.

Suggerirei a don Patriciello, amichevolmente, di avere un po’ più di ironia, soprattutto quando ci si presenta non sul piano dei rapporti istituzionali relativi alla tutela del nostro territorio, ma sul piano improprio della politica politicante”.

Il pensiero che parecchi cittadini hanno sempre formulato ma che hanno sempre represso finalmente si è palesato nelle parole del Governatore De Luca. Come li definiva Leonardo Sciascia, questi personaggi possono essere ascritti tra i “professionisti dell’antimafia” mentre c’è gente che in maniera silente e mettendo a repentaglio la propria vita, senza alcuna protezione, lotta contro la criminalità mettendo alla luce tutte le sue malefatte ogni giorno.

Continua a leggere

Caivano

CAIVANO. Occupazioni abusive al Parco Verde. Dissequestrate due abitazioni dal Tribunale del Riesame.

Pubblicato

il

CAIVANO – Prosegue il processo di legalità nel comune gialloverde e precisamente al Parco Verde. I lavori della Procura volti ad individuare le occupazioni abusive all’interno dell’agglomerato caivanese stanno proseguendo e all’interno di essi c’è da registrare l’ottimo lavoro svolto dall’Avv. penalista e Prof. di Diritto Penale Michele Dulvi Corcione che è riuscito a dimostrare l’estraneità ai fatti contestati per due famiglie sue assistite.

Infatti, per due famiglie caivanesi del Parco Verde è terminato l’incubo grazie al fatto che il Tribunale del Riesame di Santa Maria Capua Vetere ha annullato il sequestro degli immobili che secondo la Procura della Repubblica risultavano essere occupati abusivamente.

A quanto pare, queste, sono state le uniche due famiglie a godere di tale provvedimento. Come ebbe a dire anche il Prefetto Michele Di Bari, ogni caso è a se e queste due famiglie, grazie al solerte lavoro del loro avvocato, sono riuscite a dimostrare l’effettivo lecito utilizzo del proprio immobile. Tutto bene ciò che finisce bene.

Continua a leggere

Caivano

Stupro di Caivano, chiesti 12 e 11 anni per i due maggiorenni del branco

Pubblicato

il

12 anni e 11 anni e 4 mesi di reclusione per i due maggiorenni ritenuti coinvolti nelle violenze sessuali subite due cuginette di 12 e 10 anni di Caivano.
E’ quanto richiesto dalla Procura di Napoli Nord, avanzata oggi dal Pubblico Ministero, Giuseppe Vitolo, al termine della requisitoria nella quale è stato evidenziato soprattutto l’aspetto umano e sociale del comune dell’hinterland caivanese in cui l’assenza dello Stato è evidente, secondo quanto sottolineato proprio dal pm.

Per il Sostituto Procuratore di Napoli Nord il personaggio perno delle violenze sarebbe stato il 18enne Pasquale Mosca, per il quale ha richiesto 12 anni di carcere perché non sussistenti le attenuanti generiche; 11 anni e 4 mesi è – invece – la richiesta formulata per Giuseppe Varriale, 19enne.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy